I sintomi (anche quelli all’esordio) della sclerosi multipla sono vari e possono presentarsi singolarmente o in associazione, in forma acuta, subacuta o lentamente progressiva. L’effetto fisiopatologico del processo di dissociazione assomielinica consiste nella riduzione della velocità di conduzione degli impulsi nervosi, la quale si manifesta attraverso uno spettro sintomatologico molto eterogeneo e vario: a seconda della sede del focolaio di demielinizzazione (dove si manifestano le lesioni del SNC) si va in contro a perdita di una o più date capacità.
Possiamo quindi dire che le persone con Sclerosi Multipla riscontrano sintomi differenti a seconda della tipologia di sclerosi, in base alla localizzazione delle lesioni del sistema nervoso centrale e della propria personale fisiologia.
La fatica, sensazione comune, che però nella sm assume una rilevanza notevole. Tale sintomo compare spesso precocemente, talvolta anche prima della diagnosi stessa. La manifestazione di stanchezza improvvisa e immotivata si lega all’alterazione dell’equilibrio neuroendocrino o metabolico cerebrale e al rallentamento della conduzione nervosa dovuta alla demielinizzazione. . Nella sclerosi multipla si usa scindere e distinguere due tipi di spossatezza: la fatica primaria, causata direttamente dal danno al sistema nervoso centrale; e la fatica secondaria, che non è direttamente correlata alla SM, ma si presenta a causa di infezioni, fattori ambientali , disturbi del sonno, di, dolori, problemi respiratori, sedentarietà, farmaci, ed altri fattori legati alla SM.
Individuare tali sintomi ed esserne consapevoli è il primo passo: capire cosa succede, perchè succede e come comportarsi quando ciò accade. Perchè impedire che questi compaiano non è possibile, ma è possibile fronteggiarli e limitarne gli effetti sia fisici che psicologici sul paziente.
Una buona gestione dei sintomi e dei disturbi, magari attraverso un approccio interdisciplinare, è infatti un fattore fondamentale per garantire una buona qualità della vita delle persone affette da SM.
Bisogna essere correttamente informati, prima di tutto, cioè avere una conoscenza approfondita della malattia. Per farlo è necessario mantenere un contatto regolare con i professionisti e gli specialisti dell’équipe interdisciplinare dei vari Centri clinici SM, poichè nessuno meglio di loro può fornire indicazioni e strumenti per affrontare e gestire al meglio il decorso della malattia.
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